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ria, e di suscitar la generazione de l una dalla corroz-
zion de l altra cosa. Plotino lo dice padre e
progenitore , per che questo distribuisce gli semi nel
campo della natura, et è il prossimo dispensator [de]
le forme. Da noi si chiama artefice interno , perché
forma la materia, e la figura da dentro, come da den-
tro del seme o radice manda et esplica il stipe, da den-
tro il stipe caccia i rami, da dentro i rami le formate
brancie, da dentro queste ispiega le gemme, da den-
tro forma, figura, intesse, come di nervi, le frondi, gli
fiori, gli frutti, e da dentro a certi tempi richiama gli
suoi umori da le frondi e frutti alle brance; da le bran-
ce, a gli rami; da gli rami, al stipe; dal stipe alla radice:
similmente ne gli animali spiegando il suo lavore dal
seme prima e dal centro del cuore, a li membri ester-
ni, e da quelli al fine complicando verso il cuore
l esplicate facultadi, fa come già venesse a ringlomera-
re le già distese fila. Or se credemo non essere senza
discorso et intelletto prodotta quell opera come mor-
ta che noi sappiamo fengere con certo ordine et imita-
zione ne la superficie della materia, quando scortican-
do e scalpellando un legno, facciamo apparir l effige
d un cavallo, quanto credere debbiamo esser maggior
quell intelletto artefice, che da l intrinseco della semi-
nal materia risalda l ossa, stende le cartilagini, incava
le arterie, inspira i pori, intesse le fibre, ramifica gli
nervi, e con sì mirabile magistero dispone il tutto?
Quanto, dico, più grande artefice è questo, il quale
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Letteratura italiana Einaudi
Giordano Bruno - De la causa, principio et uno
non è attaccato ad una sola parte de la materia, ma
opra continuamente tutto in tutto? Son tre sorte de
intelletto: il divino che è tutto, questo mundano che
fa tutto, gli altri particolari che si fanno tutto; perché
bisogna che tra gli estremi se ritrove questo mezzo, il
quale è vera causa efficiente, non tanto estrinseca co-
me anco intrinseca, de tutte cose naturali.
dicsono Vi vorei veder distinguere come la intendete
causa estrinseca, e come intrinseca.
teofilo Lo chiamo causa estrinseca perché come effi-
ciente non è parte de li composti e cose produtte; è
causa intrinseca in quanto che non opra circa la mate-
ria e fuor di quella, ma come è stato poco fa detto: on-
de è causa estrinseca per l esser suo distinto dalla su-
stanza et essenza de gli effetti, e perché l essere suo
non è come di cose generabili e corrottibili, benché
verse circa quelle; è causa intrinseca quanto a l atto
della sua operazione.
dicsono Mi par ch abbiate a bastanza parlato della
causa efficiente. Or vorei intendere che cosa è quella
che volete sia la causa formale gionta a l efficiente: è
forse la raggione ideale? per che ogni agente che opra
secondo la regola intellettuale, non procura effettua-
re, se non secondo qualche intenzione, e questa non è
senza apprensione di qualche cosa; e questa non è al-
tro che la forma de la cosa che è da prodursi: e per
tanto questo intelletto che ha facultà di produre tutte
le specie, e cacciarle con sì bella architettura dalla po-
tenza della materia a l atto, bisogna che le preabbia
tutte, secondo certa raggion formale, senza la quale
l agente non potrebe procedere alla sua manifattura;
come al statuario non è possibile d exequir diverse
statue, senza aver precogitate diverse forme prima.
teofilo Eccellentemente la intendete; per che voglio
che siano considerate due sorte di forme: l una, la
quale è causa, non già efficiente, ma per la quale l effi-
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Giordano Bruno - De la causa, principio et uno
ciente effettua; l altra è principio, la quale da l effi-
ciente è suscitata da la materia.
dicsono Il scopo e la causa finale la qual si propone
l efficiente, è la perfezzion dell universo: la quale è
che in diverse parti della materia tutte le forme abbia-
no attuale existenza: nel qual fine tanto si deletta e si
compiace l intelletto, che mai si stanca suscitando tut-
te sorte di forme da la materia, come par che voglia
ancora Empedocle.
teofilo Assai bene: e giongo a questo che sicome
questo efficiente è universale nell universo, et è spe-
ciale e particolare nelle parti e membri di quello, cos-
sì la sua forma et il suo fine.
dicsono Or assai è detto delle cause: procediamo a
raggionar de gli principii.
teofilo Or per venire a li principii constitutivi de le
cose, prima raggionarò de la forma per esser mede-
sma in certo modo con la già detta causa efficiente:
per che l intelletto che è una potenza de l anima del
mondo, è stato detto efficiente prossimo di tutte cose
naturali.
dicsono Ma come il medesmo soggetto può essere
principio e causa di cose naturali? come può aver rag-
gione di parte intrinseca e non di parte intrinseca?
teofilo Dico che questo non è inconveniente, consi-
derando che l anima è nel corpo come nochiero nella
nave: il qual nocchiero, in quanto vien mosso insieme
con la nave, è parte di quella; considerato in quanto
che la governa e muove, non se intende parte, ma co-
me distinto efficiente: cossì l anima de l universo, in
quanto che anima et informa, viene ad esser parte in-
trinseca e formale di quello; ma come che drizza e go-
verna, non è parte, non ha raggione di principio, ma
di causa. Questo ne accorda l istesso Aristotele: il
qual quantunque neghi l anima aver quella raggione
verso il corpo, che ha il nocchiero alla nave, tutta vol-
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